Battesimo del Signore
My personal flag
Prendere un cartoncino bianco e ritagliare un rettangolo della misura di circa 12 cm x 17 cm. Colorare il cartoncino a piacimento, come la bandiera che si vuole realizzare, disegnando, però, al centro il simbolo che più vi rappresenta. Lasciare uno spazio vuoto di circa 1 cm sul lato sinistro. Piegare lo spazio che precedentemente era stato lasciato bianco attorno allo stecchino di legno e fissarlo con del nastro adesivo.
Catechesi In Famiglia
Il Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana: ricordarne la data, come un secondo compleanno, è dire la nostra appartenenza a quella grande famiglia che è la Chiesa. Realizziamo un quadro/calendario con la data di battesimo di ogni componente della famiglia e impegniamoci a “festeggiare” con gioia il giorno della nostra rinascita.
Epifania del Signore
Medaglioni
Posizionare il coperchio con la superficie piatta rivolta verso l’alto. Dipingerla scegliendo uno dei colori che si hanno a disposizione e lasciarlo asciugare. Dopo che il primo strato si sarà asciugato, procedere con gli altri. Una volta che il colore si sarà asciugato, personalizzare le medaglie a piacimento con glitter, disegni, ecc. Tagliare lo spago, assicurando che sia abbastanza lungo da far passare la testa all’interno e che la medaglia vada a posizionarsi al centro del petto. Capovolgere il coperchio sul lato non decorato e fissare saldamente le estremità dello spago con la colla a caldo.
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II Domenica dopo Natale
Passaggio di testimone
Prendere un rotolo di carta da cucina e decorarlo a piacimento. Una volta asciutto, inserire dentro tutti le cose che volete scambiare con un vostro amico (es. cioccolati, caramelle, giochi, ecc...).
Per chiudere i lati del rotolo, prendere uno dei due palloncini, gon-
fiarlo e premerlo dal centro della rotondità sul foro del rotolo che
si vuole chiudere. Quando l’aria inizierà a fuoriuscire dal palloncino, le sue pareti di lattice aderiranno al rotolo come un tappo. Per rimuoverlo, serve rigonfiare il palloncino.
Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
Bottonkit
Prendere un numero di bottoni tanti quanti sono i componenti della famiglia: ogni bottone rappresenta, infatti, un membro della famiglia; i bottoni dovranno essere diversi per forma o colore ad indicare l’unicità di ciascuno. Scegliere un filo elastico (bianco o colorato) e formare il braccialetto che sarà unico ed esclusivo (come quando ai bambini appena nati si mette il braccialetto di riconoscimento).
Catechesi In Famiglia
La Santa Famiglia di Nazaret è il “prototipo” di ogni famiglia cristiana che, unita nel Sacramento del matrimonio e nutrita dalla Parola e dall’Eucaristia, è chiamata a realizzare la stupenda vocazione e missione di essere cellula viva della società e della Chiesa. Sul suo esempio impegniamoci a far sorgere nelle nostre famiglie personalità adulte, ad accompagnare la crescita dei nostri ragazzi con rispetto e discrezione, ad incoraggiarli a camminare autonomamente, alla ricerca della verità e dell’autenticità, a superare le convenzioni per intraprendere un proprio cammino di ricerca personale, la “propria via”.
Natale del Signore
Un Villaggio unico
Su un cartoncino nero, disegnare un villaggio con almeno sette case. Tagliare il contorno degli edifici, le fessure delle finestre e delle porte. Incollare la carta velina nella parte posteriore del cartoncino, dietro a porte e finestre. Su ciascuna casa, sulla porta, scrivere una parola gentile (pace, amore, carità, ecc.).
Applicare il vostro villaggio ai vetri della finestra con una candela accesa all’esterno.
IV Domenica di Avvento
Ghirlanda Natalizia
Prendere un piatto e mettere del colore a tempera; poi, versare la pasta farfalle e, con l’aiuto di un pennello, colorarla tutta; poi lasciare asciugare. Prendere una scatola e ritagliare due cerchi (uno dal diametro di 15 cm e l’altro di 12 cm) e attaccare sopra le farfalle con la colla vinilica formando un cerchio. Con un nastrino rosso, realizzare un fiocchetto e attaccarlo alla parte superiore della ghirlanda.
Catechesi In Famiglia
Maria insegna a percorrere le vie della storia e degli ambienti della nostra vita, andando incontro alle persone, uscendo da noi stessi e offrendo segni, parole, gesti di amicizia, di annuncio, di preghiera, di servizio.
Impegniamoci, con Maria, a sperimentare il coraggio di osare di più e di scommettere sulla fede, confidando nello Spirito Santo.
Impariamo ai nostri ragazzi a credere in se stessi e a stimarsi capaci di volare alto senza timore, aspirare a cose grandi e meravigliose. Infondiamo loro il coraggio di vivere una vita alternativa e di dare corpo all’impegno di mettere sempre dentro al vostro cuore ogni persona e soprattutto i più poveri e sofferenti.
III Domenica di Avvento
Stecco-Presepe
Incollare con la colla a caldo 2 stecchi per il tetto che terminerà con un incrocio, 1 per la base e 1 spezzato in due metà per le pareti laterali della capanna.
Con altri stecchi di gelato, che si andranno a ritagliare della dimensione e della forma desiderata, realizzare i personaggi del presepe: Gesù Bambino, Maria, Giuseppe e l’Angelo. Dipingere i vari personaggi con i colori a tempera, ricordando di lasciare scoperta una parte del bastoncino in modo da ottenere il volto. Asciugato il colore, posizionare, con l’aiuto della colla a caldo, i personaggi all’interno della capanna. Una volta assemblato il tutto disegnare gli occhi dei personaggi e, infine, con lo spago, creare un gancio in modo da appendere al muro il presepe.
Catechesi In Famiglia
La domanda – che cosa dobbiamo fare? – la sentiamo anche nostra. La liturgia di oggi ci ripete che dobbiamo convertirci, scoprire il valore della sobrietà, di uno stile di vita che sa distinguere tra i bisogni reali e quelli imposti dalla società. Viviamo, allora, questo periodo di attesa, educando i nostri figli a badare all’essenziale, a non sprecare, a riutilizzare un oggetto finché possibile e riciclare tutto ciò che può essere rigenerato, a rispettare le cose degli altri e l’ambiente. Iniziamo da una cosa piccola, come ad esempio fare una scelta diversa per i regali di Natale di quest’anno, donando quanto avremmo speso per un regalo nuovo per aiutare una famiglia povera a cui mancano i generi di prima necessità o con un altro gesto di solidarietà.
II Domenica di Avvento
Un calendario speciale
Il corpo del barattolo sarà il nostro calendario: con un pennarello indelebile, scrivere quanti giorni mancano al Natale. Inserire, poi, all’interno 21 pezzettini di carta arrotolati sui quali sono scritti i vari impegni/propositi che ciascun bambino si propone di fare; chiudere il barattolo. Il gioco è fatto. Decorare il coperchio a piacimento e invitare i bambini a estrarre un bigliettino al giorno e di compiere l’azione in esso scritto!
Catechesi In Famiglia
La parola di Dio viene ancora, è sempre in volo in cerca di uomini e donne dove porre il suo nido, di gente semplice e vera, che voglia diventare «sillaba del Verbo» (Turoldo).
Occorre convertirsi, però, bisogna cambiare direzione di marcia e intraprendere la strada della giustizia e della solidarietà, valori imprescindibili di una esistenza pienamente umana e autenticamente cristiana.
Percorriamo, allora, la nostra strada verso gli altri: riserviamo a qualche famiglia o persona disagiata un’iniziativa che le valorizzi, perché il Signore riveli la sua gloria e tutti ne restiamo meravigliati.
I Domenica di Avvento
La torcia olimpica
Tagliare 6 strisce di carta velina, 2 di ogni colore, di circa 8 cm x 20 cm. Nel lato lungo delle strisce creare un disegno a zig zag in modo da raggiungere quasi la metà dell’altezza.
Sovrapporre le strisce di carta velina così da far vedere circa ¼ di ciascuna striscia e fissarle con del nastro adesivo. Con la colla a caldo, fissare il bordo inferiore e arrotolarlo per formare una fiamma. Stendere la colla all’interno del bordo superiore del tubo e attaccare la fiamma all’interno. Usare le mani per arruffare delicatamente la carta velina e date la forma definitiva.
Catechesi In Famiglia
Ascoltiamo il brano “Ti vorrei sollevare”: Elisa e Giuliano Sangiorgi cantano la bellezza di avere un supporto, una persona su cui poter contare, da cui potersi sentire sollevati grazie all’ascolto ricevuto, alla capacità di guardarsi nel cuore, alla trasparenza di condividere anche la fragilità e la vulnerabilità. Proviamo a ritagliarci un attimo di tempo per pensare e poi condividere con semplicità un’occasione in cui ci siamo sentiti sollevati o abbiamo sollevato qualcuno (un familiare, un amico, un compagno) da un peso, dal dolore, dalla solitudine, dell’indifferenza o dalla malvagità; un’occasione in cui ci siamo chinati verso un fratello per sollevarlo e risollevarci insieme o a quelle volte, invece, che lo abbiamo caricato di un fardello inutile.