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In ascolto della terra riarsa

12/02/2024 11:39:00

Addetto Stampa

#Discorsi e Interventi del Vescovo,

In ascolto della terra riarsa

Il Messaggio del Vescovo Giuseppe

In ascolto della terra riarsa

Conversione ecologica quaresimale

 

Il Messaggio del Vescovo Giuseppe

 

 

 

«O Dio, tu sei il mio Dio, 

dall’aurora io ti cerco, ha sete di te l’anima mia, 

desidera te la mia carne in terra arida, 

assetata, senz’acqua» 

(Sal 63,2)

 

Carissimi, 

 

il canto struggente del salmista esprime la forza del desiderio. L’anima desidera Dio, come la terra riarsa desidera e brama l’acqua. 

Come Chiesa Cefaludense non possiamo ignorare il grido di chi desidera Dio e al contempo il gemito della nostra terra che brama acqua. La sofferenza di quanti patiscono le condizioni climatiche alterate, la mancanza di pioggia e di acqua che ormai da mesi stanno affliggendo anche il nostro territorio diocesano, ci provocano e ci coinvolgono. 

 

Nel suo messaggio per la Quaresima 2024 papa Francesco invita tutti noi cristiani a prendere decisioni concrete che esprimano la profonda conversione in atto:

«La forma sinodale della Chiesa, che in questi anni stiamo riscoprendo e coltivando, suggerisce che la Quaresima sia anche tempo di decisioni comunitarie, di piccole e grandi scelte controcorrente, capaci di modificare la quotidianità delle persone e la vita di un quartiere: le abitudini negli acquisti, la cura del creato, l’inclusione di chi non è visto o è disprezzato».

 

Credo che questa Quaresima ci chieda gesti concreti di vera conversione ecologica. 

Se «i deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perché i deserti interiori sono diventati così ampi»[1], 

«la crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore. Tuttavia dobbiamo anche riconoscere che alcuni cristiani impegnati e dediti alla preghiera, con il pretesto del realismo e della pragmaticità, spesso si fanno beffe delle preoccupazioni per l’ambiente. Altri sono passivi, non si decidono a cambiare le proprie abitudini e diventano incoerenti. Manca loro dunque una conversione ecologica, che comporta il lasciar emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che li circonda. Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana»[2].


Impegniamoci in questa Quaresima a scelte personali e comunitarie che esprimano la nostra conversione ecologica. Propongo a tutti i cristiani della Chiesa Cefaludense due impegni personali e comunitari: 
 

La Preghiera d’invocazione per la pioggia: venerdì, 16 febbraio in tutte le comunità si preghi per invocare il dono della pioggia, celebrando la messa con questa intenzione particolare. 

Secondo quanto previsto dal Caeremoniale episcoporum[3], data la grave situazione di siccità in cui stiamo vivendo, si potrà utilizzare come orazione colletta della messa quella Per chiedere la pioggia[4], l’orazione sulle offerte, dopo la comunione e sul popolo saranno quelle proprie del giorno[5]; le letture saranno quelle proprie del Venerdì dopo le ceneri; il prefazio a scelta tra quelli propri della quaresima. nella preghiera dei fedeli si inseriranno intenzioni specifiche. Anche nei vespri s’inserisca l’intercessione per chiedere la pioggia.
 

Il risparmio dell’acqua: nei giorni penitenziali della quaresima sia a livello personale e familiare sia a livello comunitario si presti attenzione affinché non ci siano sprechi di acqua.
 

Quando cerchiamo il Signore spesso chiediamo aiuto ad un fratello o ad un padre nella fede affinché condivida con noi l’invocazione e la ricerca. Così anche la nostra terra che desidera e invoca acqua sta chiedendo aiuto ad ognuno di noi e alla nostra Chiesa. Diamo voce a questo gemito. Custodiamo questo desiderio e facciamoci carico di questo impegno di conversione ecologica. 

È nostro compito infatti, così come già ho avuto modo di scrivervi nella Lettera Pastorale “Partirono in fretta”[6] «Creare nuovi stili di vita attraverso la formazione delle coscienze per una vera conversione ecologica».

«Come cristiani noi sosteniamo la salvaguardia del Creato per affermare l'origine divina della natura, dell'ambiente, della terra e del cielo: vigilare sul benessere del Creato significa difendere la dignità e la vita dell'uomo»[7].

 

Benedico tutti voi e il cammino quaresimale che ci apprestiamo a compiere.
 
 

Cefalù, 12 febbraio 2024

 

✠ Giuseppe Marciante


 

 

1 Benedetto XVI, Omelia per il solenne inizio del ministero petrino, 24 aprile 2005.

2 Francesco, Messaggio per la Quaresima 2024. 

3 Appendice III.

4 Messale romano, p. 901, n. 35.

5 Id., p. 73.

6 p. 55.

7 Ib., p. 54.