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Discorsi e Interventi del Vescovo (02.11.2024)

02/11/2024 22:00:00

Segreteria Vescovile

Discorsi e Interventi del Vescovo,

Discorsi e Interventi del Vescovo (02.11.2024)

Riflessione del Vescovo sul tema della disabilità e sull'importanza di promuovere una cultura di inclusione e sensibilità -Festival del Cinema di Cefalù

Discorsi e Interventi del Vescovo di Cefalù
S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante

 

Riflessione del Vescovo sul tema della disabilità e 

sull'importanza di promuovere una cultura di inclusione e sensibilità

Festival del Cinema di Cefalù

 

Hotel Sea Palace

Cefalù, 02 novembre 2024

 


 

Saluto cordialmente tutti i presenti.

Vorrei dare un contributo a questa festa del Cinema 2024 sottolineando tre punti che mettono in relazione il Cinema e la disabilità.

 

1. Il primo è un libro a cura di Matteo Schianchi dal titolo “Cinema e disabilità. Il film come strumento di analisi e di partecipazione” edito da Mimesi nell’agosto 2023.

Questo libro cerca di colmare un vuoto di conoscenza e anche di consapevolezza sull’influenza che il modo in cui la disabilità viene rappresentata nei film ha sulla vita di tutte le persone.​​​​​​​ In particolare, il testo ricostruisce alcuni snodi decisivi nella storia del cinema americano e di alcune produzioni meno note, con la convinzione che, davanti a un film, non siamo semplici spettatori ma ciascuno di noi è invitato a interrogarsi sui propri modi di vedere la disabilità, con e attraverso il film.

Gli autori del volume suggeriscono alcuni percorsi e temi di visione, mettendo in evidenza come il cinema e i film siano anche strumenti di partecipazione e analisi per le persone con disabilità e per chi vive e lavora al loro fianco. Sono cioè occasioni sociali e culturali che possono, non nella finzione cinematografica, ma nella realtà di tutti i giorni, modificare i nostri sguardi, favorire il confronto e la discussione.

La rappresentazione realistica e autentica della vita quotidiana delle persone con disabilità può sensibilizzare il pubblico sui diritti delle persone con disabilità e sulle barriere che ancora devono superare per raggiungere una maggiore inclusione sociale. Tuttavia, esistono ancora molti limiti nella rappresentazione delle persone con disabilità nel cinema, tra cui la mancanza di diversità e la tendenza a concentrarsi solo sulla disabilità del personaggio. Pertanto, è importante continuare a promuovere una maggiore diversità e inclusione nell’industria cinematografica stessa attraverso la collaborazione tra associazioni di persone con disabilità e l’industria cinematografica stessa promuovendo al contempo una maggiore inclusione dei disabili come autentici attori e non una loro rappresentazione.

 

2. Il secondo è un Sussidio Pastorale che si intitola “Nuovi sguardi sulla disabilità” preparato dalla Commissione nazionale valutazione film (Cnvf) e dal Servizio Nazionale per la pastorale delle persone con disabilità della CEI.

Curato da Massimo Giraldi, Sergio Perugini ed Eliana Ariola, il Sussidio permette di cogliere un importante cambio di passo nella linea di racconto della disabilità tra cinema e Tv: via sguardi piani, drammatici e apertura a un racconto più articolato, complesso, persino vivace e nel segno della commedia.

Sei i titoli suggeriti per la riflssione:

 

“Campioni” (“Champions”, 2023) di Bobby Farrelly;

“Houria. La voce della libertà” (2023) di Mounia Meddour;

“Still. La storia di Michael J. Fox” (2023) di Davis Guggenheim;

“Non così vicino” (“A Man Called Otto”, 2023) di Marc Forster;

“Quando” (2023) di Walter Veltroni;

“I segni del cuore. Coda” (2021) di Sian Heder.

 

A questi si aggiunge una scheda sui 35 anni di “Rain Man - L’uomo della pioggia”, un film del 1988, vincitore di quattro premi Oscar, che ha lasciato un segno sul tema della disabilità.

«Non ci stanchiamo di credere - sottolinea l’Acec nella nota a firma della responsabile della formazione e azione pastorale, Arianna Prevedello - che nell’arte cinematografica ci siano risorse di inclusione, territori da non smarrire e letture della disabilità davvero potenti che inducono a non accontentarci del setting fisico e sociale che dipinge un limite, una mancanza definitiva o temporanea che sia, una caratteristica che impone nuove architetture esistenziali negandone altre».

 

3. Il terzo è la Lettera Enciclica di Papa Francesco, “Dilexit nos, Sull’amore Umano e Divino del Cuore di Gesù Cristo”.

 

Papa Francesco c’invita a riscoprire le ragioni del cuore che la ragione non conosce come amava dire Blaise Pascal. Solo se nella realtà si entra col cuore l’altro ha diritto di cittadinanza nella nostra vita. Se le relazioni non vengono costruite con il cuore gli uomini sono incapaci di superare l’individualismo. La società dell’anti-cuore è quella dominata dal narcisismo e come è incapace di accogliere l’altro allo stesso modo è incapace di accogliere Dio.

Il Papa cita Haidegger il quale afferma che per ricevere il divino dobbiamo costruire una “casa degli ospiti”. I disabili devono sperimentare che nel mondo c’è un cuore in cui rifugiarsi ed è il cuore di Dio. E che esistono spazi in cui insieme a loro si organizza la speranza.

 

Sono felice di consegnare il premio Pippo Di Fatta al cortometraggio “Prova d’amore” di Denis Nazzari. Il messaggio che ho raccolto nel tema della relazione tra un marito e una moglie disabile è che l’amore non viene espresso con le parole - i due infatti non dicono una parola - ma parlano coi gesti. Quante volte al “ti amo” non corrispondono i fatti e invece nel silenzio quanti gesti d’amore si compiono!

 

Arrivederci al prossimo anno e complimenti al Prof. Mario Macaluso che nel 2015 ha avuto la felice idea di un festival del Cinema nella città di Cefalù, scenografia naturale per tanti film.